Distribuzione del cortometraggio "Diario de Cecilia" di Valérie Loewensberg
Distribuzione del cortometraggio "Diario de Cecilia" di Valérie Loewensberg

CECILIA’S DIARY

di  Valérie Loewensberg
cortometraggio / Drammatico

Poster del cortometraggio "Cecilia's Diary" di Valèrie Loewensberg

Io non penso, sogno.

Sinossi

Cecilia viene isolata in un ospedale psichiatrico. Sogna un posto dove la neve le bruci la pelle e dove possa ritrovare il suo amore perduto, Philippe. Quando lo psichiatra, con l’approvazione della madre, decide di prolungare la sua reclusione, Cecilia escogita un piano di fuga.

CECILIA’S DIARY

di  Valérie Loewensberg
cortometraggio / Drammatico

Io non penso, sogno.

Sinossi

Cecilia viene isolata in un ospedale psichiatrico. Sogna un posto dove la neve le bruci la pelle e dove possa ritrovare il suo amore perduto, Philippe. Quando lo psichiatra, con l’approvazione della madre, decide di prolungare la sua reclusione, Cecilia escogita un piano di fuga.

Poster del cortometraggio "Cecilia's Diary" di Valèrie Loewensberg

CECILIA’S DIARY

( Diario de Cecilia )

Argentina, 2024 / 23′

un film di
Valérie Loewensberg

con
Carolina Fernandez Villamayor
Vladimir Klink
Valeria Roldan
Ivan Moschner

Sceneggiatura Adriana Valetti
Valérie Loewensberg
Direttore della Fotografia Jimena Gonzalez
Scenografia Ame Blanco
Costumi Julieta Baccaro
Trucco Ana Laura Ledesma
Montaggio Juan Elena
Musica Silvana Rojas
Suono Diego Anibal Guiñazu
Fernando Lazzarini
Sound Designer Florencia Mendez
Color Guido Ioannisci
Produttore Ame Blanco
Produzione Far Away Cine
Distribuzione Alpha Film

Produzione e co-produzioni del cortometraggio "Diario de Cecilia"
Selezioni ufficiali e premi del cortometraggio "Cecilia's Diary" di Valèrie Loewensberg

Official Selections

  • Orlando Film Festival  USA, 2024 
  • San Giò – Verona Video Festival  Italia, 2024 
  • Hurghada International Youth Film Festival  Egitto, 2024 
  • Second Poetic Cinema Festival  Argentina, 2024 

La regia

Valérie Loewensberg, regista

Valérie Loewensberg

Biofilmografia

Valérie Loewensberg ha iniziato la sua carriera come regista nel 2014 presso l’Università Nazionale delle Arti di Buenos Aires. Come regista, costruisce storie da una prospettiva di genere con un’estetica del corpo espressiva. I suoi cortometraggi “Camille” (2019) e “Cabe Deseo” (2020) hanno vinto premi locali. Oggi si sta diplomando in regia con il suo cortometraggio “Diario de Cecilia”.

Note di regia

Il diario di Cecilia è basato su un’opera letteraria di Corinna Bille. La sensibilità dell’autrice nella costruzione narrativa e nell’espressione poetica attraverso un diario mi ha sedotto. Questa è soprattutto la percezione onirica del personaggio femminile con il suo ambiente naturale e il mistero che regna attorno a questo rapporto enigmatico che ho trovato molto interessante. La vita quotidiana di Cecilia, turbata dai ricordi e dai sogni dell’infanzia, rompe i confini tra fantasia e realtà e ci invita a riscoprire la neve. Come nella tragica storia di Ofelia nell’Amleto, Cecilia cerca di sfuggire ai mandati sociali. Quando si è trattato di trasferire la storia in un trattamento audiovisivo, sono sorte diverse sfide: a quale sistema spazio-temporale appartiene questa storia? Come mantenere l’espressione poetica del testo letterario e stabilire il suo legame con l’immagine pur mantenendone il carattere enigmatico?

L’ambiguità e la sensualità degli elementi descritti sono audiovisivamente interessanti: il corpo fantasmagorico della protagonista insieme ai corpi naturali ci rimandano a molteplici metafore della sessualità. Dall’esplorazione erotica nasce una tensione psicologica tra il bene e il male, tra il femminile e il maschile, che offre diverse ricche possibilità visive e sonore per la sua trasposizione nella storia audiovisiva. Inoltre, dà modo di esplorare effetti sensoriali e poetici all’interno di un’atmosfera anacronistica e onirica attraverso lo stato d’animo della protagonista.

Abbiamo pensato allo spazio della clinica e ai suoi confini sfumati e ambigui con l’esterno. Abbiamo pensato anche ai lineamenti enigmatici di Cecilia attraverso l’espressione del suo viso, i suoi capelli fluenti e il suo abbigliamento. Per enfatizzare l’artificialità e il disagio della protagonista, gli interni della clinica sono stati immaginati più freddi nella consistenza e nel colore. Al contrario, negli esterni, dove ha più controllo sull’ambiente, la tavolozza è più calda. A livello sonoro abbiamo pensato di aggiungere la presenza costante del diario attraverso la voce fuori campo di Cecilia. Dalla percezione sensoriale e soggettiva di Cecilia, abbiamo lavorato sugli esterni con rumori sottili dove si sente la neve che cade dai rami, lo scricchiolio del ghiaccio, il battito delle ali degli uccelli; mentre in clinica i suoni si mescoleranno ad un’atmosfera di suspense sempre più opprimente, traducendo l’interiorità di Cecilia. Si è pensato di aggiungere una presenza musicale per scandire intenzionalmente le fantasticherie di Cecilia.

Alpha Film, distribuzione cortometraggi