di marketing
e miracoli
di Serena Lazzaro
cortometraggio / commedia
Un Cardinale, una responsabile del marketing e una suora uniscono le forze per risollevare l’indice di gradimento della Chiesa Cattolica.
Sinossi
Vaticano 2013. Anna e il Cardinale Tonini devono collaborare per trovare una soluzione al calo di gradimento della Chiesa Cattolica causato da Benedetto XVI. Dopo una serie di proposte indecenti Anna, aiutata da un miracolo, riesce a trovare una soluzione che metta d’accordo tutti. Dopo 10 anni però il problema si ripresenta, questa volta la posta in gioco è più alta e la soluzione dovrà essere drastica.
di marketing
e miracoli
di Serena Lazzaro
cortometraggio / commedia
Un Cardinale, una responsabile del marketing e una suora uniscono le forze per risollevare l’indice di gradimento della Chiesa Cattolica.
Sinossi
Vaticano 2013. Anna e il Cardinale Tonini devono collaborare per trovare una soluzione al calo di gradimento della Chiesa Cattolica causato da Benedetto XVI. Dopo una serie di proposte indecenti Anna, aiutata da un miracolo, riesce a trovare una soluzione che metta d’accordo tutti. Dopo 10 anni però il problema si ripresenta, questa volta la posta in gioco è più alta e la soluzione dovrà essere drastica.
Di MARKETING
e MIRACOLI
( All about MARKETING and MIRACLES )
Italia, 2024 / 15′
un film di
Serena Lazzaro
con
Nadia Saragoni
Giovanni Sansonetti
Maria Teresa Papi
Alessia Filiberti
Scritto e Diretto da | Serena Lazzaro |
Soggetto | Paolo Baiguera |
Direttore della Fotografia | Andrea Lambardi |
Scenografia | Tommaso Banti |
Costumi | Valeria Autorino |
Montaggio | Serena Lazzaro |
Musica | TreeTops |
Suono | Eva Centamore |
Distribuzione | Alpha Film |
La Regia
Serena Lazzaro
Biofilmografia
Note di regia
Forse nella penombra dei grossi corridoi del Vaticano si muovono uomini e donne comuni che giocano secondo le regole del consenso e del potere. E così i tre personaggi, in tre modi diversi, portano avanti più o meno consapevolmente lo stesso obiettivo. Un percorso di crescita lungo dieci anni che però lascia più domande che risposte.
Una riflessione su quanto il cambiamento sia frutto naturale del tempo o quanto invece pura macchinazione dell’uomo. E se il caso è il secondo, allora quanto valore ha davvero la rivoluzione?